Raccontato dalla sorella Raffaella

Danilo e Antonella mi hanno chiesto di scrivere qualche riga per descrivere Danilo ed io da brava testimone, nonché sorella, sono pronta a deliziarvi con qualche chicca che riguarda il nostro futuro sposino. (Antonella dopo aver letto questo potrebbe anche decidere di annullare le nozze….)
Fratellino mio, quante ne abbiamo passate insieme, e quante volte abbiamo litigato di brutto
tanto che la mamma per farci smettere minacciava di chiamare il collegio. Una volta fece finta di fare un numero di telefono, ci preparò la valigia e noi, come al solito pensavamo che era un tentativo di spaventarci, ma quella volta, sotto casa si fermò una macchina nera,
e allora si che ci prendemmo paura, una paura che durò al massimo mezz’ora perché poi, era più forte di noi, litigavamo ancora.
Ma ora lasciatemi raccontare qualche episodio, soprattutto per deliziare chi Danilo lo conosce da meno tempo.
Forse pochi di voi sanno che quando era piccolo il nostro Danilino era timido, ma che dico, di più, timidissimo (chi lo direbbe adesso…). Ricordo un episodio in particolare, potrà aver avuto 14 o 15 anni, eravamo in campeggio e lui girava sempre con la magliettina addosso anche se fuori c’erano 40°. Poco male, potreste dire voi, la usa per proteggersi dal caldo e dalle scottature, e invece no. Era talmente timido che si vergognava di girare a torso nudo
e per sfuggire a mio padre che voleva farglela togliere, è rimasto chiuso in bagno per non so quanto tempo (e per chi conosce il nostro campeggio, è tutto dire).
Vi voglio raccontare un altro episodio, e ora Danilo lo censura… non ricordo bene cosa fece quel giorno, ma la mamma lo inseguiva per rimproverarlo e lui si chiuse in bagno (notare come il bagno è sempre stato il suo posto prediletto
). Mamma allora disse una frase che usava spesso: “Quando arrivi, scrivi!”. A quel punto usci dal bagno, prese un foglio di carta, scrisse “Sono arrivato”, lo lascio sul tavolo e si richiuse in bagno. Se ripenso a quell’episodio, ancora rido…
Vediamo, vediamo, cosa vi posso raccontare ancora sul nostro sposino…
Ah ecco, torniamo un po’ indietro con gli anni. Avrà avuto 8 anni, eravamo in campagna da uno zio e lui si dilettava a salire sugli alberi, la cosa bella e che poi non riusciva a scendere. Un giorno si fece forza, ci provò, ci riuscì ma la conseguenze fu una scivolata
che rimane negli annali delle cadute (quasi ai livelli del Recital di Pasqua, di cui il giorno del matrimonio fornirò video e audio per chi non ha avuto il piacere di vedere la caduta dal vivo), qualche punto sul dito, e la certezza che non ci avrebbe più riprovato.
Ma il mio fratellino non è solo questo, quando mi sono sposata e sono andata via di casa, gli lasciai scritto sulla lavagna che usava per studiare (tasto dolente) che mi sarebbe mancato e lui rispose a quel messaggio con un “tu di più, ti voglio bene”
e non vi nascondo che mi scappò la lacrimuccia.
Quando siamo cresciuti, Danilo per me, ha fatto da cavia, mi spiego…. Quando rimanevamo soli, ho sperimentato su di lui l’arte del cucinare, non si è mai lamentato, ha sempre mangiato tutto di gusto anche quando le cose non erano proprio buone. Grazie a me ha scoperto
che il suo pranzo preferito è “pasta al burro” e da quando ha conosciuto Antonella, ha aggiunto un alimento fondamentale, il tonno.
E ora, caro il mio fratello, ti sposi e avete scelto il 1° ottobre, giorno anche del compleanno di nonno Cosimo, di cui porti il nome e state ben certi che da lassù, lui che ti chiamava Damino, vi proteggerà.
Auguro a te e ad Antonella tanta felicità, e ad Antonella dico, sopportalo, sembra così, ma in verità è peggio di quello che sembra. TI VOGLIO BENE FRATELLINO!!!!!!
Beh penso proprio di averlo imbarazzato a sufficienza
, se qualcuno vuole saperne di più, dovrà solo pazientare, ben presto ne scoprirete delle belle.




Fratellino mio, quante ne abbiamo passate insieme, e quante volte abbiamo litigato di brutto


Ma ora lasciatemi raccontare qualche episodio, soprattutto per deliziare chi Danilo lo conosce da meno tempo.
Forse pochi di voi sanno che quando era piccolo il nostro Danilino era timido, ma che dico, di più, timidissimo (chi lo direbbe adesso…). Ricordo un episodio in particolare, potrà aver avuto 14 o 15 anni, eravamo in campeggio e lui girava sempre con la magliettina addosso anche se fuori c’erano 40°. Poco male, potreste dire voi, la usa per proteggersi dal caldo e dalle scottature, e invece no. Era talmente timido che si vergognava di girare a torso nudo


Vi voglio raccontare un altro episodio, e ora Danilo lo censura… non ricordo bene cosa fece quel giorno, ma la mamma lo inseguiva per rimproverarlo e lui si chiuse in bagno (notare come il bagno è sempre stato il suo posto prediletto


Vediamo, vediamo, cosa vi posso raccontare ancora sul nostro sposino…
Ah ecco, torniamo un po’ indietro con gli anni. Avrà avuto 8 anni, eravamo in campagna da uno zio e lui si dilettava a salire sugli alberi, la cosa bella e che poi non riusciva a scendere. Un giorno si fece forza, ci provò, ci riuscì ma la conseguenze fu una scivolata

Ma il mio fratellino non è solo questo, quando mi sono sposata e sono andata via di casa, gli lasciai scritto sulla lavagna che usava per studiare (tasto dolente) che mi sarebbe mancato e lui rispose a quel messaggio con un “tu di più, ti voglio bene”


Quando siamo cresciuti, Danilo per me, ha fatto da cavia, mi spiego…. Quando rimanevamo soli, ho sperimentato su di lui l’arte del cucinare, non si è mai lamentato, ha sempre mangiato tutto di gusto anche quando le cose non erano proprio buone. Grazie a me ha scoperto


E ora, caro il mio fratello, ti sposi e avete scelto il 1° ottobre, giorno anche del compleanno di nonno Cosimo, di cui porti il nome e state ben certi che da lassù, lui che ti chiamava Damino, vi proteggerà.
Auguro a te e ad Antonella tanta felicità, e ad Antonella dico, sopportalo, sembra così, ma in verità è peggio di quello che sembra. TI VOGLIO BENE FRATELLINO!!!!!!

Beh penso proprio di averlo imbarazzato a sufficienza



